lunedì 13 giugno 2016

Il porcospino romagnolo al San Salvador Hotel



Questo weekend sono andata a trovare i ragazzi del San Salvador Hotel, a Bellaria-Igea Marina in occasione della reunion tra i blogger che hanno partecipato ai tour targati San Salvador dello scorso anno. 


E' stato davvero bello incontrare Stefano, Federico, Tonia, Sabrina e tutti i ragazzi dello staff e sono certa di non far loro un torto se dico che sopratutto sono stata felice di ritrovare la meravigliosa cucina di Mirella. Ragazzi, il San Salvador è un hotel chic, ecogreen, dalla tipica ospitalità romagnola (quella vera, intendo!), ma la cucina di Mirella! ah! che spettacolo! e le pizze? ne vogliamo parlare? sarà mica un caso che qui ogni anno si svolge il raduno della Confraternita della pizza. 
Insomma, è stato bello ritrovare vecchi amici, ma pure sedersi al ristorante non mi è dispiaciuto! 

Ma alla linea ci tengo, e infatti ho preso anche parte alla lezione di Sup, acronimo di stand up paddle, una variante del surf in cui si sta in piedi su una longboard e ci si sposta utilizzando una pagaia. Io ho fatto le foto, ovviamente. Se lo volete provare, fate un salto al bagno 71 a Bellaria-Igea Marina!

Ma parliamo di cose serie, anzi serissime!
Avete mai sentito parlare del porcospino romagnolo
Io ho scoperto della sua esistenza solo questo weekend a lezione di Piera e Meride, prima e seconda classificata all'ultima gara di porcospino, che si è tenuta per il terzo anno consecutivo alla festa ad esso dedicato presso Mercato Saraceno (FC).
Meride ci ha raccontato che questo curioso dolce nasce dall'esigenza di creare qualcosa di diverso in occasione di un matrimonio. Così il classico Dolce Torino, ricetta dell'Artusi nr. 649 a base di savoiardi e burro, viene rivisitato e addobbato a festa. 

Burro, non arricciate il naso. Ha giusto un paio di centinaia di calorie in più del mascarpone :P
Ma vi assicuro che almeno una volta nella vita lo dovete provare e, incredibile ma vero, non è neanche stucchevole al palato. A me è piaciuto molto e siccome le due campionesse ce l'hanno preparato in due diverse versioni, ahimè, sacrifici, ho dovuto provarle entrambe.
Come ci ha spiegato Piera, ci sono tantissime varianti, in particolare cambia la bagna (Piera usa solo il caffe, Meride caffè, amaretto e ingrediente segreto) e vi è la possibilità di utilizzare savoiardi, per conferire croccantezza, o fette di pan di spagna, per maggiore morbidezza.

Ecco la ricetta:
  • 400 g burro
  • 8 tuorli d'uovo
  • 8-12 cucchiai di zucchero (a seconda di quanto lo si voglia dolce)
  • caffè ristretto (almeno una tazzina)
  • 250 g di savoiardi
inoltre:
  • abbondante caffè per la bagna
  • 400 g mandorle con la buccia
  • uvetta e cialda tonda di cioccolata per la faccia
  • a piacere amaretto e un goccio di latte 
Per prima cosa, immergiamo le mandorle in acqua bollente per un minuto circa, lasciarle raffreddare e sbucciarle. Tagliare ogni singola mandorla in tre pezzi e tostarle in forno (Meride aggiunge del burro, Piera no). Usare mandorle già sbucciate e tagliate? volendo, ma tutto un altro sapore!
Montiamo, possibilmente con la planetaria la nostra crema: Meride monta prima il bianco con lo zucchero e poi aggiunge le uova, Piera prima tuorli e zucchero e poi burro. Fate come preferite, il burro dev'essere morbido, lasciatelo fuori per un'ora circa. Una volta che la crema è ben montata, aggiungiamo a poco a poco il caffè. La crema deve restare compatta. Importantissimo: il burro dev'essere fresco e di ottima, ottimissima qualità, visto che è l'ingrediente principale del nostro dolce.
Prepariamo il caffè, come facciamo con il tiramisù: se ci piace alcolico, un po' d'amaretto (o Rum) e un goccio di latte, se vogliamo.

Partiamo con gli strati: strato di savoiardi e crema, per tre volte, come da foto. Ricopriamo di crema, mettiamo in frigo almeno per un'ora, fino a che la crema non si rassodi. Piantiamo gli aculei e con uvetta e cioccolata diamo al nostro amico la forma di porcospino.
Meglio preparare il dolce il giorno prima e sistemare gli aculei il giorno in cui va consumato così da mantenere croccanti le mandorle. E meglio prepararlo in inverno. 
A Natale è la morte sua!
E dopo il porcospino, grandissime passeggiate in spiaggia. A Giugno la Riviera è bellissima, non trovate?



1 commento:

  1. Ciao Stefania! Dev'essere una roba golosa da morire questo dolce romagnolo. E mangiato su una spiaggia così, con tanti amici, una fortuna per pochi. Un abbraccio, Giovanna

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